Une sede restaurata patrimonio della Città

Negli anni Venti del secolo scorso la classe economica di Venezia, rappresentata nella Camera di Commercio, aveva espresso la pressante esigenza di trovare una sede adeguata per l’Ente camerale, dove potessero essere collocate anche una Borsa Valori e una Borsa Merci, e che doveva simboleggiare la vitalità e l’intraprendenza dell’imprenditoria veneziana.

Per questo fu individuata un’area nel cuore della Città, Calle Larga XXII Marzo, a ridosso di Piazza San Marco, ed il progetto venne affidato ad architetti e ingegneri affermati, quali Camillo Puglisi Allegra e Giorgio Silvio Coen, e ai più brillanti artisti e artigiani dell’epoca, i quali utilizzarono tecniche allora all’avanguardia. Negli anni Venti, la scelta di realizzare il nucleo edilizio in calcestruzzo armato fu un evento del tutto straordinario, primo esempio del genere nell’area marciana. Ma anche la facciata, progettata in stile Liberty, doveva esprimere le più elevate capacità artigianali del tempo nella lavorazione dei metalli e rappresentare il miglior estro artistico, con elementi decorativi tipici dell’Eclettismo: lavorazioni di altissimo pregio che caratterizzeranno anche i decori murali e le opere degli ambienti interni, si pensi ai capolavori in ferro battuto di un grande artista italiano come Umberto Bellotto.

Nel 1926 fu così ultimato quello che allora venne denominato “Il Palazzo del Commercio”, un edificio che ha segnato la storia di Venezia, che è stato il centro della sua vita economica, ma anche sociale e culturale: Calle Larga XXII Marzo è conosciuta anche come “Calle della Camera di Commercio” o “Calle della Borsa”.

Con lo stesso spirito avanguardista e innovativo alla base delle linee costruttive e ornamentali dell’immobile, oggi la Camera di Venezia ha intrapreso questo progetto di restauro della sua sede istituzionale, che ha costituito il principale obiettivo degli ultimi anni per l’intera struttura, investendovi ingenti risorse economiche, circa dieci milioni di euro, umane e professionali, nella ferma convinzione che l’operazione rivesta una rilevante e molteplice valenza, non solo per l’Ente camerale, ma anche e soprattutto per la Città e per il suo tessuto economico.

Il complesso intervento, avviato il 5 ottobre del 2009 e durato oltre tre anni per concludersi il 31 gennaio del 2013, e che ha comportato il recupero della facciata monumentale, affidato alla Ducale Restauri, e, nel secondo stralcio, realizzato dalla Sacaim, il risanamento, la ristrutturazione e la ri-funzionalizzazione degli ambienti interni, è stato pensato e attuato con un approccio scrupoloso e attento a conservare e a ripristinare forme, strutture e opere originarie (sono stati mantenuti e restaurati anche i mobili), rispettoso della tradizione anche mediante l’uso di prodotti non dannosi per gli operatori e di antiche formule a base di materie prime naturali, ma, contemporaneamente, avvalendosi degli ultimi ritrovati della tecnologia edilizia e del restauro, di materiali e tecniche innovativi ed anche eco-compatibili, comprese le nanotecnologie.

Spicca l’intervento - progettato dall’architetto Maria Carolina Zambelli - sulla facciata, che non è stata solo “ripulita” dagli agenti atmosferici e riportata al suo antico splendore, ma a cui è stato anche applicato un prodotto nanotecnologico, un particolare protettivo a base di biossido di titanio che contente di mantenerla pulita e, nel contempo, di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera: un metro quadrato di questo trattamento a base foto catalitica pulisce 200 metri cubi di aria al giorno, il che significa che i 600 mq della facciata del palazzo fanno da filtro, quotidianamente, a 120mila mc di aria, diventando un vero e proprio polmone verde veneziano. Di notevole spessore, dal punto di vista tecnologico, anche tutto il lavoro di risanamento dell’impiantistica, seguito dalla società TecnoServicecamere S.c.p.a.

Il risultato è già da alcuni mesi sotto gli occhi dei veneziani e qui va riconosciuto un plauso a tutti i professionisti, le imprese e maestranze che vi hanno lavorato e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, che ha fornito un sopporto decisivo per il recupero dello storico palazzo.

L’interevento, però, non presenta solo una spiccata valenza storica, artistica, architettonica ed estetica. L’enorme sforzo compiuto dall’Ente è stato mirato, soprattutto, a rendere l’immobile funzionale e rispondente alle moderne esigenze e a farlo tornare ad essere un cuore pulsante della Città e delle sue categorie economiche. E’ qui che si esplicita il più profondo significato dell’operazione. In un periodo in cui alcune istituzioni abbandonano il Centro Storico, la Camera di Commercio ha deciso di investire su Venezia; in un contesto di crisi, ha dato lavoro a imprese e artigiani locali. Partendo dal suo nobile passato e valorizzando le proprie radici, l’Ente camerale ha guardato al presente e si è proiettata al futuro, nella ferma volontà di restituire alla Città questo bene e di mettere a disposizione e al servizio delle attività veneziane e di tutta la provincia, una realtà di quasi cento mila imprese, i suoi spazi ristrutturati, riqualificati e funzionali.

Questo storico palazzo non ospita solo gli uffici camerali lagunari, che vi sono già tornati e sono operativi da febbraio, ma vuole essere soprattutto, come recita uno degli slogan della Camera, la Casa delle Imprese veneziane, una leva per promuovere e rilanciare lo sviluppo del territorio e per agganciare la ripresa e le grandi sfide che attendono la Città. I progetti più ambiziosi riguardano, in tal senso, il pianterreno, la storica Sala Borsa e i locali retrostanti, che sono già in parte attrezzati e che saranno utilizzati come un’ampia area espositiva per promuovere le eccellenze di Venezia e del Veneto, come un luogo e un’occasione di business e di incontro tra le imprese della Città Metropolitana e di altri Paesi, anche in virtù della posizione privilegiata di questi spazi, una “finestra” aperta a due passi da Piazza San Marco, nel salotto più bello e frequentato al mondo. Con questa sede rinnovata l’Ente camerale intende dunque riproporre con forza il suo ruolo centrale a beneficio del sistema economico del territorio, di motore di crescita, e vuole farlo ripartendo proprio da Venezia.

Per tutte queste ragioni la Camera di Commercio veneziana ha voluto celebrare in grande stile questa storica restituzione alla Città, che non rappresenta tanto un punto di arrivo quanto piuttosto un punto di partenza: innanzitutto, con la cerimonia di domenica 17 novembre 2013, per l’inaugurazione ufficiale, ma anche con un fitto programma di eventi collaterali aperti al pubblico e all’intera cittadinanza, tra convegni, mostre e concorsi, che continueranno fino al 26 di novembre.

Una giornata di festa, quella di domenica 17 novembre, che il Presidente dell’Ente camerale, Giuseppe Fedalto, e tutti gli amministratori, e il Segretario Generale, Roberto Crosta, e tutti i dirigenti, hanno voluto condividere in primis con tutto il mondo istituzionale, politico ed economico e delle varie Associazioni di Categoria a livello provinciale, regionale e nazionale, rappresentato da autorità di primissimo piano quali il Sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, il Prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, la Presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, e il Presidente dell’Unioncamere italiana, Ferruccio Dardanello, che hanno partecipato a tutta la cerimonia, a cominciare dal taglio del nastro all'ingresso e dal momento istituzionale nel Salone consiliare. Con l’occasione, sono stati anche visitati i locali restaurati, è stato presentato il volume fotografico che racconta la storia dell’edificio e del suo restauro e si sono già potute apprezzare le potenzialità della nuova area espositiva in Sala Borsa, dove sono allestite alcune mostre: una dei capolavori dei maestri vetrai di Murano promossa dal Consorzio Promovetro, un’altra del pittore e artista veneziano Andrea Valleri e, infine, un’esposizione degli elaborati degli studenti del Liceo Artistico Statale di Venezia che hanno partecipato al concorso bandito dalla Camera per la progettazione di un bozzetto per l’annullo filatelico celebrativo dell’inaugurazione e la relativa cartolina.

Ma l’Ente camerale ha voluto coinvolgere anche una platea molto più ampia con l'applaudito concerto, a seguire, della Banda della Marina Militare Italiana che si è tenuto in un luogo simbolo di Venezia, qual è il vicino Teatro “La Fenice”, e che è stato anche la privilegiata occasione per operare alcune riflessioni sul passato, sul presente e il futuro di Venezia e sul ruolo proattivo della Camera di Commercio a favore dello sviluppo del territorio attraverso gli interventi, intervallati ai brani musicali, di tre testimonial d’eccezione della Città: il Sindaco, Giorgio Orsoni, la Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Architetto Renata Codello, e il Direttore Generale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alberto Scuttari.

19/11/2013
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