Sono 61 le nuove candidature che nel primo trimestre 2017 si sono proposte di avviare una Startup innovativa in Italia aderendo al programma Italia Startup Visa - lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico nel giugno del 2014 per semplificare la procedura di erogazione del visto per lavoro autonomo a favore dei talenti non-UE.

I dati diffusi dal Ministero il 6 aprile scorso, evidenziano un ottimo risultato, che supera il precedente record di 35 del secondo trimestre del 2016.

Il numero totale di candidature al visto Startup nei due anni e mezzo di operatività di Italia Startup Visa si attesta così a 222.

I dati dell'ultimo anno solare, infatti, mostrano una evidente progressiva crescita dell'interesse verso il programma: a partire dallo scorso 31 marzo 2016 sono state ricevute ben 136 candidature, il 158% in più di quelle registrate lo stesso giorno dell'anno precedente.

Al netto delle candidature presentate più di una volta dalla stessa persona, i richiedenti visto startup sono 212, provenienti da 33 paesi diversi. Escludendo poi le 70 candidature rigettate e quelle ancora in corso di valutazione, si ottengono 132 destinatari di nulla osta Italia Startup Visa: 42 sono cittadini russi, 17 cinesi,16 provengono da Stati Uniti e Ucraina.

I candidati sono principalmente uomini (ma più di 1 su 3 è donna), con formazione ingegneristica o manageriale, e si suddividono quasi equamente tra imprenditori esperti (105) ed ex lavoratori dipendenti (103).

Il possesso di un titolo universitario, nella maggior parte dei casi di livello equivalente alla laurea magistrale italiana o superiore, è il livello di istruzione posseduto dal 90% dei candidati che hanno ottenuto il visto.

La regione preferita dai detentori di visto startup è la Lombardia, seguita da Lazio, Piemonte e Veneto.

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